Applicazioni correlate
L’Oracolo dei Cambi
Si calcola che apparì in China intorno al 2852 a.C. Il saggio imperatore Fu-Shi prese questa tecnica divinatoria simbolica e la organizzò per la prima volta. Quel che era un sistema di divinazione trasmesso oralmente diventò un libro che invitava a scoprire il grande uomo che portiamo dentro. Soldati, re, mistici e filosofi sono ricorsi all’I-Ching, che una volta inserito in un testo era più facile da consultare.
Uno dei suoi principali studiosi fu il re Wen, che lo organizzò in 64 esagrammi e aggiunse un testo esplicativo basato nelle conoscenze anteriori di Fu-Shi. Il figlio di Wen, Chou, continuò a perfezionare il libro dei Cambi e ampliò punto per punto i 64 esagrammi, spiegando il significato di ciascuna delle sei linee che compongono le figure.
L’I-Ching non solo risponde ai nostri conflitti interni, affettivi, triviali, lavorativi, di salute, ai dubbi e alle angustie, ma ci dà anche risposte di ordine sociale e politico, poiché è con questa intenzione che fu concepito millenni fa.
Cercate di non fare una domanda alla quale si può rispondere con sì o no, perché questo darebbe luogo a una risposta incompleta o sbagliata. La domanda corretta è fatta di “cosa?”, “quando?”, “come?”, “perché?”, ecc. ad esempio “che accadrà con la mia relazione se continuiamo in questo modo?”. Se domandate per esempio “come faccio perché torni il mio innamorato?” l’oracolo vi dirà letteralmente quello che state facendo ora, perciò fate attenzione a come ponete la domanda. Dovreste dire “come devo comportarmi affinché il mio innamorato si riavvicini a me?”.
Un esagramma è composto da sei linee che iniziano dal basso verso l’alto. Ogni linea può essere continua o discontinua. Ciascun esagramma è composto da due trigrammi, tre linee in basso sono un trigramma e tre linee in alto sono un altro trigramma. In questo modo possiamo individuare uno dei 64 esagrammi che compongono questo oracolo.
Normalmente otteniamo un esagramma, ma possiamo anche ottenere due esagrammi e dovremmo prendere questo come una risposta complementare, qualcosa sul quale dobbiamo insistere particolarmente.
Abbiamo bisogno di sei letture per fare un esagramma completo. Le linee vanno tracciate dal baso verso l’altro. La prima linea va messa in basso, la seconda sopra e così via.
Ciascun esagramma ha una descrizione generale e una per ciascuna linea che è uscita rossa, ossia se abbiamo ottenuto un esagramma mutante.