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Le Rune dell’amore vichinghe e la loro origine.
Le Rune risalgono a oltre 2200 anni, ma esistono prove che le attestano ancora prima. Le rune vichinghe sono tra le più antiche dell’area europea nordica e in origine erano utilizzate come alfabeto. Nel corso del tempo sono state modificate per raggiungere ciò che è più comunemente noto oggi come rune vichinghe, composte da 24 simboli.
Questi simboli sono una rappresentazione della saggezza dei vichinghi perché nel loro simbolismo rappresentano la conoscenza e la connessione con l’aldilà. Gli dei parlano attraverso le rune e attraverso di loro diffondono il loro messaggio, che deve essere interpretato dall’oracolo e che risponde col significato corretto a ogni domanda.
L’oracolo delle rune dell’amore ci dà l’opportunità di stabilire in qualche modo un contatto diretto con il SÉ. In realtà non è uno strumento per conoscere il futuro, piuttosto ci consiglia in quale modo possiamo capire più chiaramente e meglio come focalizzare la nostra energia di fronte alle preoccupazioni e agli ostacoli che troviamo sul nostro cammino.
Le rune dell’alfabeto vichingo sono usate anche oggi come mezzo di scrittura e come scrittura crittografica.
Questi sono i ventiquattro nomi delle rune dell’amore: Fehu, Kenaz, Wunjo, Berkano, Sowilo, Mannaz, Dagaz, Hagalaz, Gebo, Tiwaz, Ingwaz, Nauthiz, Othala, Jera, Uruz, Thurisaz, Elhaz, Ansuz, Raidho, Perthro, Laguz, Eihwaz, Ehwaz, Ise.